RESIDENZA BIBIENA “DELUXE”

Virgilio

La nostra camera matrimoniale sita al primo piano, si affaccia sul lungo lago Gonzaga. L’abbiamo intitolata a colui che giudò Dante lungo il suo viaggio all’inferno e che gli fu maestro di stile e di pensiero. Rappresentato da Dante come suo vate, maestro e profeta. Virgilio Marone Publio, nacque il 15 Ottobre del 70 a.C. vicino a Mantova in una zona definita Andes, oggi collocata presso Borgo Virgilio, nella località di Pietole. Altre fonti sostengono che il suo luogo di nascita sia la zona di Castel Goffredo. Virgilio fu il più grande poeta romano. Ci ha trasmesso risposte che non sono certezze, ma interrogativi e dubbi profondi sull’uomo, sul senso della storia e sulla possibilità della giustizia. Segnò un impronta indelebile nella cultura occidentale e per questo fu preso a modello fin dall’antichità. Virgilio frequentò la scuola di grammatica a Cremona e a Roma quella di retorica. Giunto presso la capitale si dedicò alla composizione delle sue opere e conobbe molti poeti e uomini di cultura. Portò a termine la propria formazione oratoria studiando eloquenza presso la scuola di Epidio. Questi studi lo avrebbero dovuto condurre verso la carriera d’avvocato e aprirgli le porte per la conquista di varie cariche politiche. Ma il timido e riservato Virgilio non era adatto a parlare in pubblico e alla sua prima causa come avvocato fece scena muta. Segnato da questo evento entrò in una crisi esistenziale che lo portò a Napoli presso la scuola di filosofia Filodemo e Sirone per apprendere i precetti di Epicuro (Filosofo greco fondatore di una delle scuole filosofiche maggiori dell’età ellenistica e romana, l’epicureismo). Virgilio spirò a brindisi nel 19 a.C. a quarantuno anni, di ritorno da un viaggio dalla Grecia fu colpito da una forte febbre. Prima di morire il poeta si raccomandò ai suoi compagni di studi di distruggere il suo ultimo manoscritto, l’Eneide, perché, benché l’opera fosse stata terminata, non era riuscito a rivederla. Ciò nonostante il manoscritto non fu distrutto ma bensì consegnato all’imperatore e così l’Eneide divenne in breve il poema nazionale romano, nonostante si notino tutt’ora le evidenti tracce di incompiutezza. I resti del poeta furono collocati su una collina di Posillipo. Virgilio fu letto con molta ammirazione durante l’Alto Medioevo, questo permise alla sue opere di essere tramandate completamente. Al poeta fu attribuito il ruolo di profeta di Cristo, sulla base del brano le Bucoliche, che annunciava la venuta di un bambino che avrebbe portato l’età dell’oro, identificato per questo motivo come Gesù. L’urna contenente i resti di Virgilio andò perduta durante il medioevo.

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IL LAGO DI MANTOVA

Vista fantastica

Da questa camera potrai scoprire una fantastica vista del Lago di Mezzo, a pochi passi dalla Residenza potrai scorgere i giardini Marani, oasi di pace e tranquillità. Dalla strada ciclo pedonale, raggiungere Porto Catena (a sud) oppure a soli 250 metri (a nord) il ponte San Giorgio, da dove si ha una splendida vista sul castello, sul palazzo Ducale e sul centro città.

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